La Cannibalizzazione SEO avviene quando due o più pagine di un sito web si rincorrono per una stessa query di ricerca sui motori di ricerca e quindi sono state indicizzate e posizionate in SERP per la stessa keyword. Non è sempre un male, ma nella maggioranza dei casi è un problema che bisogna gestire, in particolar modo su un ecommerce.
Perchè può essere un problema per la SEO?
Un sito web deve essere capace di gestire ed ottimizzare il Crawling Budget che gli spider dei motori di ricerca, ti mettono a disposizione quando passano sulle sue pagine. Avere sul sito web contenuti cannibalizzati tra di loro, significa che lo spider sta “perdendo tempo” a scansionare pagine che trattano lo stesso argomento e lo stesso Search Intent, dandoti meno rank, meno posizionamento e quindi alla fine, raggiungere gli obiettivi prefissati, economici e non, con più difficoltà.
Il significato di SEO passa anche da questi aspetti, che vanno curati ed ottimizzati nel tempo.
Come riconoscere la cannibalizzazione in SERP
A volte arriva un momento in cui Google non è più in grado di capire quali fra i tuoi contenuti sia opportuno mostrare ai propri utenti per una particolare query di ricerca: in fin dei conti il suo lavoro è di fornire la miglior risposta possibile e farlo possibilmente con una SERP pulita e chiara.
Può capitare che nel tempo, magari dopo anni dalla pubblicazione del sito web, di avere contenuti che tra di loro posseggono lo stesso Search Intent e che quindi il motore di ricerca per quanto possano essere due contenuti semanticamente differenti, identifica come simili e che rispondono alla stessa esigenza. Quando si presenta un caso di questo tipo, possono avvenire 3 reazioni in SERP da cui puoi riconoscere che la cannibalizzazione è in atto:
- Vengono mostrati entrambi i contenuti
- Il contenuto che volevi spingere, non è posizionato come speravi
- Viene mostrato un altro contenuto al posto di quello su cui puntavi
Come gestire il problema
Snocciolando i 3 casi in cui avviene la cannibalizzazione, provo a spiegarti come puoi risolvere il problema.
VENGONO MOSTRATI ENTRAMBI I CONTENUTI
Quando in serp vengono mostrati entrambi i contenuti indicizzati per la stessa query di ricerca, può essere un bene tanto quanto può essere un male.
Nel caso in cui i tuoi contenuti occupino entrambi delle buone posizioni in prima pagina, magari la prima e la seconda, o la prima e la terza per capirci, io sono solito lasciare entrambe dove stanno: portano traffico, sono sopra a tutti gli altri risultati e non fanno del male a nessuno. Certo, bisognerebbe chiedersi il perchè si hanno due contenuti così simili, ma tutto sommato può anche andare bene così.
Nel caso in cui invece le due url occupino in serp due posizioni entrambe scarse, è probabile che non rankino come sperato proprio perchè sono presenti entrambe. In questo caso le operazioni da fare per tamponare questo problema, sono:
- Verificare in Search Console quali delle due pagine è migliore: maggiori impressioni e maggiori click sono un buon punto di riferimento da utilizzare e identifico così “1° pagina” e “2° pagina”
- Cerca nella seconda pagina, quali porzioni di testo mancano nella prima, quali approfondimenti e quali informazioni possono portare un miglior contributo generale
- Sposta questi testi dalla 2° pagina alla 1° pagina, magari riadatandoli un po’, ma mantenendo lo stesso intento e le stesse keyword.
- Crea un redirect 301 dalla 2° pagina alla 1° pagina
Questa operazione delicata “a cuore aperto” sta dicendo agli spider di Google “guarda che il contenuto di valore che c’era nella 2° pagina, l’ho spostato nella 1° pagina e la seconda, l’ho eliminata”. Si tratta sempre di un consiglioche viene dato al motore di ricerca (che non li ama tipicamente), ma spostando anche il testo, può venire apprezzato il gesto e l’indicazione.
Da evitare invece è un secco redirect 301 senza spostare il testo: questo genere di operazioni non sono gradite da Google.
IL CONTENUTO CHE VOLEVI SPINGERE, NON É POSIZIONATO COME SPERAVI
In questo caso, bisogna fare probabilmente un passo in dietro alla Keyword Research del tuo progetto: se ti sei creato la tua mappa mentale per studiare e capire quali keyword e quali Search Intent una determinata categoria e una determinata url dovevano avere, ti sarà facile arrivare a dedurre dove risiede il problema.
Probabilmente hai creato due o più pagine che per il motore di ricerca parlano della stessa cosa e/o hanno lo stesso Search Intent, hanno SERP praticamente uguali e quindi il motore di ricerca non è in grado di splittare le argomentazioni in più risultati distinti. Questa situazione trascina verso il basso il contenuto che volevi spingere, posizionandola non come speravi. Se le query su cui hai creato tutti i contenuti cannibalizzati sono le stesse, allora hai sbagliato la Keyword Research iniziale e devi decidere quali delle pagine mantenere, mettendo in noindex le altre.
Se invece le query sono differenti tra di loro, controlla i risultati in SERP per verificare quanto siano uguali i risultati mostrati: in questo caso significa che per Google le due query hanno lo stesso intento di ricerca e che quindi non ha senso avere due pagine che parlano della stessa cosa, per quanto logicamente a te possono essere in realtà due concetti ben distinti. Tieni la pagina migliore e metti in nofollow la seconda.
VIENE MOSTRATO UN ALTRO CONTENUTO AL POSTO DI QUELLO SU CUI PUNTAVI
In questo caso significa che l’ultimo contenuto che hai creato e su cui puntavi, probabilmente è scarso sotto il punto di vista informativo e/o nel tuo sito web parli già dello stesso argomento e/o dello stesso Search Intent. Anche in questo caso è probabile che la cannibalizzazione seo dei contenuti sia avvenuta perchè non hai fatto o non hai seguito la Keyword Research, quindi è opportuno tornare sui propri passi e chiedersi perchè hai creato un nuovo contenuto su un argomento già trattato in precedenza. Anche in questo caso la soluzione più semplice è di mantenere la pagina con il miglior numero click/impressioni che puoi vedere in Search Console e mettere a nofollow l’altra.
La cannibalizzazione seo sugli ecommerce
Anche gli ecommerce possono subire la cannibalizzazione seo e a dirla tutta, è un problema più grosso ed importante da gestire quando avviene rispetto un blog informativo.
La situazione tipica si presenta quando ad un ecommerce si affianca un blog e una pagina del blog cannibalizza la pagina dell’ecommerce: il problema in questo caso è grave perchè la pagina di un ecommerce serve a vendere un prodotto, mentre la pagina di un blog serve ad informare e se per una query transazionale e commerciale che dovrebbe mostrare una lista di prodotti da comprare, viene mostrata una pagina che “semplicemente” informa sul prodotto, allora si sta avendo un danno economico e numerose vendite mancate.
Personalmente, questo caso non mi è mai capitato di doverlo gestire, ma da quanto ho trovato nelle esperienze online con una rapida ricerca su Google, una buona metodologia per evitare la cannibalizzazione delle pagine di un ecommerce è:
- Evitare di usare le stesse query con lo stesso Search Intent fra ecommerce e blog
- Scrivere contenuti informativi nel blog sulla praticità, sugli effetti o sui vantaggi utilizzando chiavi di ricerca differenti con SERP differenti dalle keyword che sono presenti nelle pagine dell’ecommerce
- Linkare dal blog alle pagine dell’ecommerce con anchor text che abbiano keyword specificatamente dedicate all’acquisto, piuttosto che chiavi secche o generiche che possono confondere il crawler generando la cannibalizzazione seo.