Giusy “mamma stregatta” è una mamma che adora ricamare e da questa passione partita fin da quando era bambina, oggi è una creatrice di Quiet book artigianali, fatti a mano e con tutte le certificazioni necessarie per dare in mano ai bambini, un prodotto che sia sicuro.
Questa sicurezza alla fine si ripercuote sul prezzo finale che a detta di alcuni commenti che le sono arrivati, risulta troppo alto per i suoi prodotti.
La diretta con Giusy ha avuto subito un intoppo tecnico, non partendo su tutti i canali social impostati, obbligandomi così a crearne una nuova che vi metto qui sotto
A questo punto mi chiedo: che valore si dà alle cose? Al lavoro manuale di un artigiano che impiega molte ore del suo tempo? E alla sicurezza dei nostri bambini? E quanto incide il marketing e la comunicazione nelle vendite di un lavoro artigianale come quello realizzato da Giusy?
Tutto questo lo racconteremo in diretta Mercoledì 6 ottobre alle 21:00 con Giusy mamma stregatta intervistata da Locorotondo Luca, sviluppatore di siti web per le aziende con il marketing famigliare.
ALCUNE DOMANDE:
- Cosa sono i Quiet book?
- Che certificazioni hanno i tuoi prodotti?
- Che differenza esiste fra un tuo prodotto e uno creato da un semplice hobbista?
- Il post su facebook: quando sei arrivata al culmine?
- Che costi hai rispetto ad un hobbista?
- Cosa fai per pubblicizzare il tuo lavoro?
di cosa ho parlato con Giusy Mamma Stregatta?
Uno degli aspetti che sono usciti durante la diretta con Giusy, parlando dei suoi prodotti artigianali i Quiet Book, è che da alcune persone non vengono percepiti come un prodotto artigianale, realizzato a mano impiegando molto tempo e competenza e questo problema la porta a sentirsi demoralizzata, perchè se non si fa pagare il giusto, perchè farlo?
Giusy è una artigiana come tanti altri che per quanto ci provi e abbia delle conoscenze anche valide sul web marketing applicato all’artigianalità, non ha i risultati che si aspettava di avere e che nel tempo la logorano obbligandola a giocare con i prezzi al ribasso, pur di fare contenta i propri clienti: ma così sbaglia!
Verso la fine della diretta, le espongo 4 punti per una strategia adeguata a vendere i suoi prodotti artigianali, con meno problemi e più soddisfazione.
- Feedback: recuperare i feedback dei genitori e non dei bambini, perchè alla fine chi acquista, sceglie e ti valuta sono i genitori e devi fornirgli degli elementi validi per capire il livello del proprio lavoro. La testimonianza di un genitore, possibilmente in un bel video, è capace di spiegare dalle proprie parole il perchè il prossimo cliente, dovrebbe sceglierla.
- Storytelling: le sue pagine social sono letteralmente dei muri di prodotti finiti, ma manca un elemento importantissimo. Se si mostra unicamente il prodotto finito al cliente, vieni paragonato ad un ecommerce come ce ne sono tanti online, con il problema che non si trasmette il tempo, il lavoro e la fatica che ci metti nel produrre che è un cosa invece da valorizzare e raccontare. Così le consiglio di creare più video e contenuti che raccontino come produce, mostrino il tempo necessario a creare i Quiet Book e in questo modo sensibilizzino il cliente al prezzo.
- Target: se una persona pensa che il tuo prodotto sia troppo caro, significa che non è nel tuo target e devi allontanarla. Non c’è cosa più sbagliata che voler vendere tutto a tutti! Se una mamma considera il tuo lavoro troppo caro, significa che non è nel tuo target e quindi non devi perdere tempo con lei, ma proseguire nel tuo lavoro di Storytelling per attirare chi invece, lo apprezza e da il giusto valore.
- Comparazioni: nella diretta Giusy racconta come diverse mamme le abbiano detto che “su Amazon lo trovo a 5€”. Perfetto, se la situazione è questa, dovrebbe acquistare questi prodotti alternativi e realizzare dei video di confronto, spiegando nei dettagli il perchè il prodotto “da 5€” non sia adatto per i bambini, i rischi che corrono i genitori e dare così valore al proprio lavoro, le proprie certificazioni e le materie prime di elvata qualità.
Applicando questi 4 punti, Giusy ha una strategia dedicata al racconto: strategia su cui si basa il mio Marketing Famigliare, che utilizzo con le aziende che seguo personalmente.